L’Albania non vuole ospitare il disarmo chimico di Assad. E ora? Non sarà l’Albania il luogo in cui saranno accolte e distrutte oltre mille tonnellate di agenti chimici siriani. Da una settimana migliaia di persone manifestano nelle strade delle città albanesi con maschere antigas e bandiere rosse con l’aquila nera. In pochi giorni è sorto un movimento spontaneo, apolitico e variegato che ha spinto il premier di centrosinistra Edi Rama, al potere da soli due mesi, a fare un passo indietro, nonostante l’Albania sia un robusto alleato degli Stati Uniti e un membro della Nato. Leggi l'editoriale Era questo il piano americano con Assad? Rolla Scolari 16 NOV 2013
Sull’Iran Netanyahu fa la Cassandra atomica e va da solo “Se arabi e israeliani sono d’accordo su qualcosa, allora è meglio fare attenzione a quel qualcosa”. Così una fonte del governo israeliano che desidera restare anonima commenta con il Foglio la strana unità d’intenti di Arabia Saudita e Israele davanti al nuovo corso diplomatico tra Iran e Stati Uniti. Quel qualcosa su cui sono d’accordo sauditi e israeliani, che tra loro non hanno relazioni diplomatiche, è la certezza che le aperture offerte da Teheran nelle scorse settimane siano soltanto cosmetiche e che l’intento degli ayatollah sia quello d’ottenere un alleggerimento delle sanzioni internazionali senza rinunciare al programma atomico. Rolla Scolari 15 OTT 2013
Netanyahu ha un piano, portare a Teheran il modello siriano Non si parla più da giorni in Israele di batterie anti missile dispiegate alle porte delle città, di allerta lungo i confini, di riservisti richiamati nelle caserme, di code ai centri di distribuzione delle maschere antigas. Il nuovo corso diplomatico aperto il 14 settembre dall’accordo tra Stati Uniti e Russia ha smussato l’emergenza, allontanato la possibilità di un attacco americano contro la Siria e di ripercussioni in territorio israeliano. Bashar el Assad ha accettato un’intesa internazionale che prevede lo smantellamento del suo arsenale chimico e in queste ore scade l’ultimatum per la consegna di un inventario dettagliato dei depositi militari siriani. Rolla Scolari 21 SET 2013
L’allerta di Israele Le chiamate al 171, centralino del servizio postale israeliano che distribuisce alla popolazione le maschere anti-gas, sono triplicate nelle scorse ore, assieme al numero di cittadini che si è presentato ai centri di distribuzione in tutto il paese. Si intensificano infatti in questi giorni gli indizi di una possibile operazione militare americana contro la Siria, dopo i presunti attacchi chimici che mercoledì avrebbero ucciso nei sobborghi di Damasco centinaia di persone. Per molti israeliani, il timore è quello che un attacco militare degli Stati Uniti e dei loro alleati possa rendere Israele, vicino della Siria e del Libano con i quali è formalmente in guerra, il più ovvio obiettivo di una rappresaglia armata. Rolla Scolari 27 AGO 2013
Il giorno dei colloqui Scarcerazioni e nuove case, è la pre-tattica di Israele per i negoziati Le fotografie del prigioniero sono appese alle porte delle botteghe del villaggio di Deir Jreer, in Cisgiordania, a venti minuti d’automobile da Ramallah. Il viso sbiadito di un giovane è sull’enorme cartellone che ricopre la facciata della casa bianca e bassa che l’uomo ha lasciato nel 1993, a 16 anni, quando è stato incarcerato per complicità nel sequestro e omicidio di un cittadino israeliano, un abitante del vicino insediamento di Beit El. Le bandiere rosse del Fronte democratico per la Liberazione della Palestina, movimento marxista-leninista, sventolano sulla via principale e raccontano come la liberazione dei detenuti palestinesi avvenuta la notte scorsa vada indietro nel passato. Rolla Scolari 14 AGO 2013
Lo scontro finale L’Egitto risponde in massa all’appello dei militari contro gli islamici di Morsi Gerusalemme. Due facce raccontano la frattura dell’Egitto, con le piazze antagoniste che s’affrontano in una gigantesca manifestazione. Piazza Tahrir – icona della rivoluzione del gennaio 2011, oggi sostenitrice di quei militari che il 3 luglio hanno deposto l’ex presidente Mohammed Morsi – si raccoglie attorno alle decine di bancarelle che vendono le bandiere nazionali, i poster e le immaginette del comandante in capo delle Forze armate, il generale Abdel Fattah al Sisi. Il suo viso, proposto e riproposto da quei manifestanti che a fine giugno sono scesi in strada a milioni per chiedere l’uscita di scena del rais islamista, si oppone a quello di Morsi, nascosto dietro la montatura di occhiali fuori moda. Rolla Scolari 26 LUG 2013
Silenzioso ma ingombrante. Ecco il negoziatore di Netanyahu Uno degli uomini più vicini al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, è anche uno dei meno conosciuti.Yitzhak Molcho volerà assieme al ministro della Giustizia israeliano Tzipi Livni a Washington dove si terranno i colloqui (per arrivare a trattative) tra israeliani e palestinesi, come annunciato venerdì dal segretario di stato americano, John Kerry. Se su carta è la signora Livni a essere il capo negoziatore israeliano, chi conosce il primo ministro sa che sarà Molcho ad avere l’ultima parola: quella di Netanyahu. Rolla Scolari 24 LUG 2013
Kerry il superviaggiatore e Bibi sentono l’aria giusta per la pace Benjamin Netanyahu ha telefonato domenica al rais palestinese Abu Mazen per fargli gli auguri all’inizio del mese del digiuno sacro dei musulmani, Ramadan. “Spero che avremo l’opportunità di parlare tra noi non soltanto in occasione delle festività e che inizieremo a negoziare”, ha detto, anticipando le ancora incerte notizie di queste ore sulla possibile ripresa di colloqui diretti tra israeliani e palestinesi. Lo stesso giorno, il premier israeliano è comparso sugli schermi dell’emittente americana Cbs, a “Face the Nation”. Rolla Scolari 19 LUG 2013
Il commento di Rolla Scolari Obama: "Anche i palestinesi hanno diritto a uno stato" Ferraresi Obama rassicura Bibi e negozia un piano strategico sulla Siria - Meotti Israele dà il benvenuto a Obama con il “governo dei coloni” Rolla Scolari 21 MAR 2013